L’alimentazione delle lumache: elicicoltura
In elicicoltura uno dei segreti per arrivare al successo è di sicuro l’alimentazione delle lumache. Come per tutti gli allevamenti anche nel caso dei gasteropodi una corretta disponibilità di cibo influisce decisamente sulla crescita e sulla salute degli esemplari. Per far crescere bene le chiocciole bisogna quindi saperle alimentare nel migliore dei modi.
La bieta coltivata direttamente nel recinto
Un primo cibo messo a disposizione delle chiocciole deve essere coltivato direttamente nel recinto. In ogni impianto di elicicoltura in primavera si procede alla semina della bietola da taglio e della bietola da coste. Queste piante cresceranno proprio in mezzo alle chiocciole, sono importanti perché forniscono nutrimento ma anche perché creano un habitat ombreggiato e fresco.
allevare chiocciole
La bieta coltivata è un cibo molto utile, in particolare durante la fase iniziale in cui vengono introdotti i riproduttori. Quando nasceranno le nuove lumache diventerà invece essenziale inserire un’alimentazione integrativa. Bisogna ricordare che le lumache fattrici si accoppiano velocemente e in una ventina di giorni arrivano a deporre le uova, che si schiudono dopo altre tre settimane circa. Ogni adulto di chiocciola è in grado di deporre un centinaio di uova alla volta, essendo i gasteropodi ermafroditi tutti gli esemplari fanno uova. In una stagione si hanno tre o quattro fasi di accoppiamento, con relative nascite.
A fronte di questi dati ci si rende conto che il numero di chiocciole in ogni recinto aumenta in maniera molto rapida. Di conseguenza il fabbisogno di cibo dell’allevamento non può esser soddisfatto solo dalle biete seminate in primavera. Questo anche perché le chioccioline appena nate hanno una veloce fase di crescita, che richiede molte risorse: nel primo mese di vita una chiocciola quadruplica il suo peso, nei successivi due mesi lo raddoppia. Per questo le biete nel recinto sono utili ma vanno integrate e di seguito vediamo come.